Efficacia e tossicità dei coniugati anticorpo-farmaco nel trattamento del carcinoma uroteliale metastatico


Il carcinoma uroteliale metastatico ( mUC ) è una malattia aggressiva con una ridotta sopravvivenza globale e limitate opzioni di trattamento.
I coniugati anticorpo-farmaco ( ADC ) sono stati progettati con l'intento di fornire in modo selettivo potenti farmaci citotossici alle cellule tumorali che esprimono l'antigene collegando le citotossine agli anticorpi monoclonali ( mAb ), e sono emersi come nuove opzioni terapeutiche nel carcinoma uroteliale metastatico, principalmente nei pazienti esposti alla chemioterapia ( CT ) e agli inibitori del checkpoint immunitario ( ICI ).

E' stata effettuata una revisione con l'obiettivo di valutare l'attività, l'efficacia, gli eventi avversi correlati al trattamento ( TRAE ) e l'impatto sulla qualità di vita dei coniugati anticorpo-farmaco nel tumore uroteliale metastatico.

La revisione della letteratura è stata eseguita nel gennaio 2022. Sono stati inclusi solo studi clinici prospettici.

Alla fine, sono stati selezionati per l'inclusione 11 studi clinici con 1417 pazienti e sono stati identificati 5 farmaci: Enfortumab vedotin ( EV; Padcev ), Sacituzumab govitecan ( SG: Trodelvy ), Disitamab vedotin ( RC48-ADC ), ASG-15ME ( anti-SLITRK6 ), e Trastuzumab deruxtecan.

I diversi coniugati anticorpo-farmaco sono stati testati principalmente in studi di fase 1 o fase 2, in monoterapia o in combinazione con inibitori del checkpoint immunitario.

Il tasso di risposta variava dal 27% con Sacituzumab govitecan nei pazienti trattati in precedenza al 73,3% con Enfortumab vedotin più Pembrolizumab nei pazienti non-idonei al Cisplatino come trattamento di prima linea.

Lo studio di fase 3, EV-301, ha confermato la superiorità di Enfortumab vedotin rispetto alla chemioterapia scelta dallo sperimentatore dopo il fallimento della chemioterapia a base di Platino e dell'inibitore del checkpoint immunitario, migliorando la sopravvivenza globale ( 12,88 vs. 8,97 mesi; hazard ratio, HR 0,70; IC 95%, 0,56-0,89; P= 0,001 ).

Le reazioni avverse correlate al trattamento ( TRAE ) di qualsiasi grado si sono verificate in oltre il 90% dei pazienti negli studi di fase 2 o 3, con tassi elevati di eventi di grado 3 superiore, compresi tra il 51,4 e il 73,5% in diversi studi.
Gli eventi TRAE di particolare interesse correlati a Enfortumab vedotin sono stati: eruzione cutanea, neuropatia e iperglicemia.
Sacituzumab govitecan è risultato associato a diarrea e tossicità ematologica.

I dati degli studi di fase 2 e 3 di Enfortumab vedotin non hanno mostrato alcun impatto sulla qualità di vita, ma un miglioramento dei sintomi del dolore rispetto al braccio di controllo.

In conclusione, i coniugati anticorpo-farmaco rappresentano una nuova opzione terapeutica per il trattamento del carcinoma uroteliale.
L'evidenza di livello 1 è già stata raggiunta da Enfortumab vedotin nelle impostazioni post-chemioterapia e post-inibitore del checkpoint immunitario.
Negli studi di fase 2 e 3 è stata osservata un'elevata incidenza di potenziali eventi avversi, tra cui rash, neutropenia, tossicità ematologica e neuropatia. ( Xagena2022 )

Padua TC et al, Urol Oncol 2022; 40: 413-423

Uro2022 Onco2022 Farma2022




Indietro

Altri articoli

Esiste un fenotipo di deficit di riparazione del DNA ( DRD ) all'interno di un sottogruppo di carcinomi uroteliali metastatici...


Le mutazioni del gene di riparazione mediante ricombinazione omologa ( HRRm ) sono comuni nel carcinoma uroteliale ( UC ),...



Dai risultati dello studio di fase 1 DAD ( Double Antibody Drug Conjugate ), la combinazione dei coniugati anticorpo-farmaco (...


I risultati iniziali dello studio di fase III JAVELIN Bladder 100 hanno dimostrato che il mantenimento in prima linea (...


L’integrazione dell’immunoterapia nel contesto perioperatorio del carcinoma uroteliale muscolo-invasivo ( MIUC ) appare promettente. SAKK 06/17 ha studiato l'aggiunta di...


Erdafitinib ( Balversa ) è un inibitore del recettore del fattore di crescita pan-fibroblastico ( FGFR ) approvato per il...


I pazienti con carcinoma uroteliale metastatico hanno una prognosi sfavorevole dopo il fallimento della chemioterapia standard di prima linea. Gli...


Nessun nuovo agente ha migliorato la sopravvivenza globale nei pazienti con carcinoma uroteliale non-resecabile o metastatico quando è stato aggiunto...


I risultati di uno studio hanno dimostrato che Lenvatinib ( Lenvima ) più Pembrolizumab ( Keytruda ) non hanno dimostrato...